Simm comm a l'ali e na palomma, sule stann astritte riuscimmo a vulà
CULTURA


GIUSTO O SBAGLIATO?

Non puoi essere sicuro di ciò che fai, perché ancora non sei sicuro di ciò che sei.

Prodotto e distribuito da Infinito. Copyright 2009, Osho International Foundation

La verità svelata sarà semplice, più semplice di quanto molti abbiano creduto, saputo.

COLTURA

Questo video avviene nel contesto di una lezione, i cui alunni rimangono invisibili, ma si ascoltano le risate, qua e là. Non ho mai deliberatamente letto nulla di Osho, perché nessun suo seguace m'ha mai convinto, e la sua faccia era troppo presente in libreria, ma questo dvd è una delle cose arrivate nel luogo e nel momento giusto; nel dilemma esistenziale del solito bivio: l'adeguamento pena perdita di sè, o rimanere nel sè, con le proprie regole e il proprio essere, pena perdita di pace coi vicini? Osho non lo conosco, quindi non dico niente di lui, ma in questa parte di docente ha un'abilità maieutica, che usa spesso, porta a ridere tanto che, più che alunni si sentono risate di pubblico, poi gela tutti nel silenzio. Esempio: In Tibet si lavano una volta l'anno. Risate. Perché lì c'è aria pura, non si suda. Non c'è N.Y. Silenzio. I pregiudizi: davanti ai suoi racconti di come si sia legati alle proprie tradizioni nelle valli come sui monti indiani, il pubblico ride, ed è questo che lui vuole, come vuole poi svelare le catene presenti in ciascuno, lì dove i concetti di giusto e sbagliato vengono assolutizzati. Le religioni non hanno a che fare con la fede quando dettano regole sociali che valgono per un determinato contesto, situazione (non è un caso che i più rigidi pregiudizi li ho incontrati da religiosi). Il vegetarianesimo non è la porta del paradiso. Hai mangiato erba. E allora? Che vuoi? Goditela. Essere illuminati vuol dire anche essere liberi. E c'è la storia dei cannibali che nessuno è riuscito a convertire e spariranno, perché si mangiano l'un l'altro; qualunque errore è buono per essere mangiato. Come c'è la storia di un discepolo illuminato nonostante il maestro, e quella del discepolo illuminato che può liberamente seguire regole non sue, per una sincera compassione, verso la sua gente.

Sono storielle, il cui filo rosso può liberare, almeno il momento presente.

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Crediti e Contatti
© 2010 Francesca Picone