Quanto
più gli alberi vengono allontanati dalla loro forma naturale,
la potatura e lo sterminio degli insetti diventano necessari; quanto
più la società umana si separa da una vita vicino alla
natura, la scolarizzazione diventa necessaria.
In natura, la pubblica istruzione non ha senso.(pa.44)
Non
ho una particolare simpatia per la parola "lavoro". Gli
esseri umani sono i soli animali che devono lavorare, e penso che
questa sia la cosa più ridicola che esista al mondo.Gli altri
animali si guadagnano la vita vivendo, ma la gente lavora come matta,
pensando di doverlo fare per sopravvivere. Quanto più grande
è il lavoro, tanto maggiore la sfida, e tanto più fantastico
pensano che sia. Sarebbe bene abbandonare questo modo di pensare e
vivere una vita facile e comoda con un sacco di tempo libero. Penso
che il modo come gli animali vivono nei tropici, uscendo la mattina
e la sera, per vedere se c'è qualcosa da mangiare e prendendosi
un lungo riposo pomeridiano debba essere un'esistenza bellissima.
Per gli esseri umani una vita di semplicità simile sarebbe
possibile se si lavorasse per produrre direttamente il necessario
per i propri bisogni quotidiani. In una vita del genere il lavoro
non è lavoro come la gente intende generalmente questa parola,
ma semplicemente fare. quello che va fatto.(pag.135)
Nel mondo ci sono
sette colori fondamentali. Ma se questi colori sono combinati insieme
fanno "il bianco". Quando viene separata da un prisma la
luce diventa sette colori. Quando l'uomo guarda il mondo "senza
mente" il colore nel colore svanisce. E' non colore. I sette
colori svaniscono quando sono guardati con la luce eptacolare della
discriminazione. L'acqua subisce infiniti cambiamenti ma l'acqua è
sempre acqua. Nella stessa maniera, anche se la mente conoscente sembra
subire dei cambiamenti, l'originaria mente immobile immobile non cambia.
Quando si diventa infatuati dei sette colori, la mente si distrae
facilmente, vengono percepiti i sette colori delle foglie, dei rami
e dei frutti, mentre la radice del colore passa inosservata....Quando
la ragione è usata per scegliere gli alimenti, la nostra comprensione
della natura diventa prestabilita e le trasformazioni naturali come
il cambiamento di stagione, vengono ignorate.(pag.151-152)
Di solito si pensa
alla cultura come qualcosa di creato, conservato e sviluppato soltanto
dagli sforzi dell'umanità. Ma la cultura sempre trae origine
dalla collaborazione fra uomo e la natura. Quando l'unità della
comunità umana con la natura è realizzata, la cultura
prende forma da sola. (pag.55) TORNA
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