Gelli
era nato a Pistoia il 21 aprile 1919. La sua istruzione primaria
cessò quando verso i dieci anni fu espulso dalla scuola.
Un racconto dei giorni di scuola di Gelli indica che sin da
piccolo possedeva un particolare genere di astuzia. C'era un
ragazzo nella classe frequentata da Gelli che era più
grande e più forte degli altri. Era ammirato da molti
e temuto da tutti. Un giorno Gelli gli rubò la merenda
e durante il tumulto che ne seguì gli disse: "So
chi ti ha rubato la merenda ma non ho nessuna intenzione di
mettere nei guai il ragazzo. La troverai nascosta sotto il terzo
banco". Da quel giorno il ragazzo divenne amico e protettore
di Gelli ed egli imparò l'arte della manipolazione
.
Durante i primi tempi della seconda guerra mondiale Gelli combattè
in Albania. Successivamente ottenne il grado di Oberleutnant
nelle S.S. in Italia e lavorò per i nazisti come "ufficiale
di collegamento". Il suo lavoro consisteva nello spiare
i partigiani e denunciarli ai tedeschi...L'odio iniziale di
Gelli verso tutto quanto era comunista diminuì in maniera
proporzionale alle sconfitte subite dalle forze dell'Asse mentre
la guerra andava avanti. Cominciò a collaborare con i
partigiani che erano in larga misura comunisti. ..Continuò
a fare il doppio gioco per tutto il resto della guerra
Erano sempre i ricchi ed i potenti, o quelli potenzialmente
ricchi e potenti, che Gelli corteggiava. In termini di filosofia
politica o di ideali, Gelli era una puttana.
Nel novembre del 1963 Gelli entrò in una loggia massonica
tradizionale. Salì rapidamente al terzo grado della gerarchia,
ciò che lo rendeva eleggibile alla guida di una loggia.
L'allora Gran Maestro Giordano Gamberini esortò Gelli
a riunire una cerchia di personaggi influenti, alcuni dei quali
alla fine sarebbero potuti diventare massoni, e che comunque
sarebbero stati utili allo sviluppo della legittima Massoneria.
Gelli colse al volo l'occasione. A questo gruppo fu dato il
nome di Raggruppamento Gelli-P2. La P stava per Propaganda,
il nome di una storica loggia del XIX secolo
Lo scopo di
Gelli era diverso: controllare L'Italia da una posizione di
estrema destra
.
Gelli usò varie tecniche per aumentare il potere della
P2. Una di esse fu l'innocente metodo del contatto personale
e della presentazione da parte di un membro già affiliato.
Altre erano meno raffinate. Il ricatto era la tecnica predominante.
Quando un "bersaglio" si univa alla P2, era obbligato
a mostrare la sua lealtà mettendo a disposizione di Gelli
documenti che avrebbero potuto c compromettere non solo il nuovo
membro ma anche altri possibili "bersagli". Messi
a confronto con le prove dei loro misfatti, i "bersagli"
si univano alla P2
.
Se mai le autorità italiane riusciranno a prendere Gelli,
saranno in grado, se egli sceglierà di parlare e di dire
la verità, di far luce su alcuni misteriosi attentati:
Milano 1969, strage di Piazza Fontana, sedici persone uccise;
Bologna 1974, strage dell'Italicus, dodici persone uccise; Bologna
1980, strage della stazione, ottantacinque persone uccise e
centottantadue ferite
Un elemento della tecnica del ricatto era la corruzione. Secondo
Sindona, corrompere era "semplicemente un investimento.
Ti dà un grande ascendente sulla persona corrotta".
Così, ufficiosamente, "finanziava" il più
importante partito politico italiano, La Democrazia Cristiana:
due miliardi di lire per assicurare la nomina del candidato
del partito, Mario Barone, all'incarico di consigliere delegato
del Banco di Roma; undici miliardi di lire per finanziare la
campagna dello stesso partito contro il referendum sul divorzio.
Altri membri della P2 infiltrati negli uffici dei magistrati
milanesi, avvisarono Gelli che quando l'inchiesta sul Banco
Ambrosiano sarebbe stata completata, gli incartamenti sarebbero
passati al giudice Emilio Alessandrini. Alcuni giorni dopo che
queste informazioni erano pervenute a Gelli, un gruppo di terroristi
di sinistra di stanza a Milano, Prima Linea, ricevette degli
ordini dagli informatori del palazzo di giustizia relativi all'uomo
che era stato designato come prossima vittima potenziale.
(TRATTO
DA: David Yallop, In nome di Dio, la morte di Papa Luciani,
Pironti editore, Napoli, 1997)
Testo
integrale del "piano di rinascita democratica", della
loggia P2, sequestrato a M. Grazia Gelli nel luglio 1982
PREMESSA
1) L' aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi
dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta
di rovesciamento del sistema
2) il piano tende invece a "rivitalizzare(sic)"
il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti
che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello
Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini
elettori.
3) Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi,
nella elaborazione di procedimenti - anche alternativi - di
attuazione ed infine nell'elencazione di programmi a breve,
medio e lungo termine.
4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio
e lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione
successivi al restauro delle istituzioni fondamentali.
OBIETTIVI
1) Nell'ordine vanno indicati:
a)
i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla
DC al PLI (con riserva di verificare la Destra Nazionale)
b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che
va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione
che tocchi soprattuttto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale,
Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino,
Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani;
e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epocaa, Oggi,
Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata.
c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella
ricerca di un punto di leva per ricondurli alla loro naturale
funzione anche al prezzo di una scissione e successiva costituzione
di una libera associazione dei lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione
ministeriale e nella qualita' degli uomini da proporre ai singoli
dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione
di garante della corretta e scrupolosa applicazioone delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza e' subordinata al successo
dell'operazione sui partiti politici, la stampa e i sindacati.
2)
Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di
sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico
finanziario.
La disponibilta' di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi
sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben
selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al
loro controllo.
Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi
successivi, accedibili soltanto dopo il buon esito della prima
operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate
a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedra'
in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.
3)
Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell'operazione
e' la costituzione di un club (di natura rotariana per
l'etereogenita' dei componenti) ove siano rappresentati,
ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari,
esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori
e magistrati, nonche' pochissimi e selezionati uomini politici,
che non superi il numero di 30 o 40 unita'.
Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per
modo di sentire, disinteresse, onesta' e rigore morale, tali
cioe' da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto
ai politici che si assumeranno l'onere dell'attuazione del piano
e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che
lo vorranno appoggiare. Importante e' stabilire subito un collegamento
valido con la massoneria internazionale.
PROCEDIMENTI
1) Nei confronti del mondo politico occorre:
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali puo' essere
affidato il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciacuna
rispettiva parte politica (per il PSI, ad esempio, Mancini,
Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI:
Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti
e Bisaglia; per il PLI: Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale
(eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche
sono in grado di avere ancora la necessaria credibilita' esterna
per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli
strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti controlli- a
permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari
stessi per l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sullasinistra
(a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra),
e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali,
e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero
essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini
politici ed esponenti della societa' civile in proporzione reciproca
da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di congiunzione
con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con
il mondo reale.
Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale,
capacita', onesta' e tendenzialmente disponibili per un'azione
poltica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste
chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da da parte della
pubblica opinione e' da ritenere inevitabile.
2)
Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiegodegli
strumenti finanziari non puo', in questa fase, essere previsto
nominatoivamente. Occorrera' redigere un elenco di almeno 2
o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale
che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovra' essere condotta
a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non piu' di 3 o 4
elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisti dovra' essere affidato il compito
di "simpatizzare" per gli esponenti politici come
sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e
1d.
In un secondo tempo occorrera':
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso
una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa
locale;
d) dissovere la RAI-TV in nome della liberta' di antenna ex
art. 21 Costit.
3)
Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria
e' fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioe'
le linee gia' esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari
dell'UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, acquisire
con strumenti finanziari di pari entita' i piu' disponibili
fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti
di forza all'interno dell'attuale trimurti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta' individuale, nelle fabbriche
e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di
fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato
di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quello
legittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni
politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva
integrazione con gli autonomi sembra preferibile snche ai fini
dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno
clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti
la bandiera della liberta' di lavoro e della tutela economica
deei lavoratori. Anche in terminidi costo e' da prevedere un
impiego di strumenti finanziari di entita' inferiori all'altra
ipotesi.
4)
Governo Magistratura e Parlamento
a)
selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali puo' essere affidato
il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva
parte politica (Per il PSI, ad esempio Mancini, Mariani e Craxi;
per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e Amidei;
per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia;
per il PLI: Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente):
Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche
sono in grado di avere ancora la necessaria credibilita' esterna
per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli
strumenti finanziari sufficienti - con i dovuti controlli -
a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi
partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari
stessi per l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sulla
sinistra (a cavallo fra PSI - PSDI - PRI - Liberali di sinistra
e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC
conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale).
Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs
promotori composti da uomini politici ed esponenti della societa'
civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino
l'anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello
di collegamento con il mondo reale.
Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale,
capacita', onesta', e tendenzialmente disponnibili per un'azione
politica pragmatica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi
ideologiche. Altrimenti il rigetto da parte della pubblica opinione
e' da ritenere inevitabile.
2)
Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego
degli strumenti finanziari non puo', in questa fase, essere
previsto nominatim. Occorrera' redigere un elenco di almeno
2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale
che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovra' essere condotta
a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non piu' di 3 o 4
elementi che conoscono l'ambiente.
Ai giornalisti acquisiti dovra' essere affidato il compito di
"simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra
prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In secondo tempo occorrera':
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso
una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa
locale;
d) dissolvere la RAI-TV in nome della liberta' di antenna ex
art. 21 Costit.
3)
Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e'fra
la sollecitazione alla rottura, seguendo cioe' le linee gia'
esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari della
UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, aquisire
con strumenti finanziari di pari entita' i piu' disponibili
fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti
di forza all'interrno dell'attuale trimorti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta' individuale nelle fabbriche
e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di
fabbrica con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato
di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quella
illegittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni
politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva
integrazione con gli autonomi sembra preferibile anche ai fini
dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno
clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti
la bandiera della liberta' di lavoro e della tutela economica
dei lavoratori. Anche in termini di costo e' da prevedere un
impiego di strumenti finanziari di entita' inferiore all'altra
ipotesi.
4)
Governo, Magistratura e Parlamento
E'
evidente che si tratta di obiettivi nei confronti dei quali
i procedimenti divengono alternativi in varia misura a seconda
delle circostanze .
E' comunque intuitivo che, ove non si verifichi la favorevole
circostanza di cui in prosieguo, i tempi brevi sono - salvo
che per la Magistratura - da escludere essendo i procedimenti
subordinati allo sviluppo di quelli relativi ai partiti, alla
stampa e ai sindacati, con la riserva di una piu'rapida azione
nei confronti del Parlamento ai cui componenti e' facile estendere
lo stesso modus operandi gia' previsto per i partiti politici.
Per la Magistratura e' da rilevare che esiste gia' una forza
interna (la corrente di magistratura indipendente della Ass.
Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani
su posizioni moderate.
E' sufficiente stabilire un accordo sul piano morale e programmatico
ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti materiali per
poter contare su un prezioso strumento, gia' operativo nell'interno
del corpo anche al fine di taluni rapidi aggiustamenti legislativi
che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione
di elementi di equilibrio della societa' e non gia' di eversione.
Qualora invece le circostanze permettessero di contare sull'ascesa
al Governo di un uomo politico (o di un'equipe) gia' in sintonia
con lo spirito del club e con le sue idee "ripresa democratica",
e' chiaro che i tempi dei procedimenti riceverebbero una forte
accelerazione anche per la possibilita' di attuare subito il
programma di emergenza e quello a breve termine in modo contestuale
all'attuazione dei procedimenti sopra descritti.
In termini di tempo cio' significherebbe la possibilita' di
ridurre a 6 mesi e anche meno il tempo di intervento, qualora
sussista il presupposto della disponibilita' dei mezzi finanziari.
PROGRAMMI
Per programmi si intende la scelta, in scala di priorita', delle
numerose operazioni in forma di:
a) azioni di comportamento politico ed economico;
b) atti amministrativi (di Governo);
c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza
con quelli descritti in materia di procedimenti - l'attuale
tendenza di sfascimento delle istituzione e, con essa, alla
disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano
piu' secondo gli schemi originali. Si tratta, in sostanza, di
"registrare" - come nella stampa in tricromia - le
funzioni di ciascune istituzione e di ogni organo relativo in
modo che i rispettivi confini siano esattamente delimitati e
scompaiano le attuali aree di sovrapposizione da cui derivano
confusione e indebolimento dello Stato.
A titolo di esempio, si considerano due fenomeni:
1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento
ai sindacati ed al Governo ai padronati multinazionali con i
correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero sufficienti
una buona legge sulla programmazione che rivitalizzi il CNEL
e una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative
moderne per restituire ai naturali detentori il potere oggi
perduti;
2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale
risultante di una giusta politica di ampliamento dell'area di
istruzione pubblica, non accompagnata pero' dalla predisposizione
di corpi docenti adeguati e preparati nonche' dalla programmazione
dei fabbisogni in tema di occupazione.
Ne e' conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale
- con gravi deficenze invece nei settori tecnici nonche' la
tendenza a individuare nel titolo di studio il diritto al posto
di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta
all'egualitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole
tutelare il diritto allo studio superiore per i piu' meritevoli)
e, con la delusione del non inserimento, il rifugio nella apatia
della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche armata.
Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo:
titolo di studio - posto di lavoro; nel predisporre strutture
docenti valide; nel programmare, insieme al fenomeno economico,
anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il
principio meritocratico imposto dalla Costituzione.
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersechera'
temi e notazioni gia' contenute nel recente Messaggio del Presidente
della Repubblica - indubbiamente notevole - quale diagnosi della
situazione del Paese, tenendo, pero', ad indicare terapie piu'
che a formulare nuove analisi.
Detti programmi possono essere esecutivi - occorrendo - con
normativa d'urgenza (decreti legge).
a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende,
al pari degli altri provvedimenti istituzionali (rivolti cioe'
a "registrare" le istituzioni) e provvedimenti di
indole economico-sociale.
a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche piu' urgenti investono:
- la responsabilita' civile (per colpa) dei magistrati;
- il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti
di procedimenti giudiziari;
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psicoattitudinali
preliminari);
- la modifica delle norme in tema di facolta' liberta' provvisoria
in presenza dei reati di
eversione - anche tentatata - nei confronti dello Stato e della
Costituzione, nonche' di
violazione delle norme sull'ordine pubblico, di rapina a mano
armata, di sequestro di
persona e di violenza in generale.
a2) Ordinamento del Governo
1 - legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Minister (Cost.
art. 95) per determinare
competenze e numero (ridotto, con eliminazione o quasi dei Sottosegretari);
2 - legge sulla programmazuone globale (Cost. art. 41) incentrata
su un Ministero
dell'economia che ingloba le attuali strutture di incentivazione
(Cassa Mezz. - PPSS -
Mediocredito Industria - Agricoltura), sul CNEL rivitalizzato
quale punto d'incontro delle
forze sociali e sindacali, imprenditoriali e culturali e su
procedure d'incontro con il
Parlamento e le Regioni;
3 - riforma dell'amministrazione (Cost. artt. 28 -97 - 98) fondato
sulla teoria dell'atto
pubblico non amministrativo, sulla netta separazione della responsabilta'
politica da
quella amministrativa che diviene personale (istituzione dei
Segretari Generali di Ministero)
e sulla sostituzione del principio del silenzio-rifiuto con
quello del silenzio-consenso;
4 - definizione della riserva di legge nei limiti voluti e richiesti
espressamente dalla
Costituzione e individuazione delle aree di normativa secondaria
(regolamentare) in ispecie
di quelle regionali che debbono essere obbligatoriamente limitate
nell'ambito delle leggi
cornice.
a3) Ordinamento del Parlamento
1) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione
politica alla CD e funzione economica al SR);
2) modifica (gia' in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare
forza al principio del rapporto (Cost. art. 64) fra maggioranza-Governo
da un lato, e opposizione, dall'altro, in luogo della attuale
tendenza assemblearistica;
3) adozione del principio delle sessioni temporali in funzione
di esecuzione del programma
governativo.
b)
Provvedimenti economico-sociali
b1) abolizione della validita' legale dei titoli di studio (per
sfollare le universita' e dare il tempo di elaborare una seria
riforma della scuola che attui i precetti della Costituzione);
b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30' effettive
(dalle 8,30 alle 17) salvi i
turni necessari per gli impianti a ritmo di 24 ore, obbligatorio
per tutte le attivita' pubbliche e private;
b3) eliminazione delle festivita' infrasettimanali e dei
relativi ponti (salvo 2 giugno - Natale
- Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7
giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
b4) obbligo di attuare in ogni azienda ed organo di Stato i
turni di festivita' - anche per
sorteggio - in tutti i periodi dell'anno, sia per annualizzare
l'attivita' dell'industria turistica,
sia per evitare la "sindrome estiva" che blocca le
attivita' produttive;
b5) revisione della riforma tributaria nelle seguenti direzioni:
1 - revisione delle aliquote per i lavoratori dipendenti
aggiornandole al tasso di svalutazione 1973-76;
2 - nettizzazione all'origine di tutti gli stipendi e i salari
delle P.A. (onde evitare gli enormi
costi delle relative partite di giro);
3 - inasprimento delle aliquote sui redditi professionali
e sulle rendite;
4 - abbattimento delle aliquote per donazioni e contributi a
fondazioni scientifiche e culturali riconosciute, allo scopo
di sollecitare l'autofinanziamento premiando il reinvestimento
del profitto;
5 - alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati
a riserve, ammotamenti,
investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento
delle aziende produttive;
6 - reciprocita' fra Stato e dichiarante nell'obbligo di mutuo
acquisto ai valori dichiarati ed
accertati;
b6) abolizione della nominativita' dei titoli azionari per ridare
fiato al mercato azionario e
sollecitare meglio l'autofinanziamento delle aziende produttive;
b7) eliminazione delle partite di giro fra aziende di Stato
ed istituti finanziari di mano pubblica in sede di giro conti
reciprochi che si risolvono - nel gioco degli interessi - in
passivita' inutili dello stesso Stato;
b8) concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri
per agevolare il ritorno dei capitali
dall'estero;
b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi sociali
(case - ospedali - scuole
- trasporti) da alimentare con:
1 - sovraimposta IVA sui consumi voluttuari (automobili - generi
di lusso)
2 - proventi dagli inasprimenti ex b5)4;
3 - finanziamenti e prestiti esteri su programma di spesa;
4 - stanziamenti appositi di bilancio per investimenti;
5 - diminuzione della spesa corrente per parziale pagamento
di stipendi statali superiori a
L. 7.000.000 annui con speciali buoni del Tesoro al 9% non commerciabili
per due anni.
Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di
spesa per almeno 10.000
miliardi. Le riforme di struttura relative vanno rinviate a
dopo che sia stata assicurata la
disponibilita' dei fabbricati, essendo ridicolo riformare le
gestioni in assenza di validi
strumenti (si ricordino i guasti della riforma sanitaria di
alcuni anni or sono che si risolvette
nella creazione di 36.000 nuovi posti di consigliere di amministrazione
e nella correlativa
lottizzazione partitica in luogo di creare altri posti letto)
Per quanto concerne la realizzabilita' del piano edilizio
in presenza della caotica
legislazione esistente, sara'necessaria una legge che imponga
alle Regioni programmi
urgenti straordinari con termini brevissimi surrogabili dall'intervento
diretto dello Stato; per quanto si riferisce in particolare
all'edilizia abitativa, il ricorso al sistema dei comprensori
obbligatori sul modello svedese ed al sistema francese dei mutui
individuali agevolati sembra il metodo migliore per rilanciare
questo settore che e' da considerare il volano della ripresa
economica;
b10) aumentare la redditivita' del risparmio postale elevando
il tasso al 7%;
b11) concedere incentivi prioritari ai settori:
I - turistico
II - trasporti marittimi
III - agricolo specializzato (primizie zootecnia)
IV - energetico convenzionale e futuribile (nucleare - geotermico
- solare)
V - industria chimica fine e metalmeccanica specializzata di
trasformazione; in modo da
sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d'opera
ed apportatori di valuta;
b12) sospendere tutte le licenze ed i relativi incentivi
per impianti di raffinazione primaria del petrolio e di produzione
siderurgica pesante.
c)
Pregiudiziale e' che oggi ogni attivita'secondo quanto sub a)
e b) trovi protagonista e
gestore un Governo deciso ad essere non gia' autoritario bensi'
soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti.
Cosi' e' evidente che le forze dell'ordine possono essere
mobilitate per ripulire il paese dai
teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali
direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi
e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la
pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda.
Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S.
sia restituita la facolta' di
interrogatorio d'urgenza degli arrestati in presenza dei reati
di eversione e tentata eversione dell'ordinamento, nonche' di
violenza e resistenza alle forze dell'ordine, di violazione
della legge sull'ordine pubblico, di sequestro di persona, di
rapina a mano armata e di violenza in generale.
d) Altro punto chiave e'l'immediata costituzione di una agenzia
per il coordinamento della
stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo)
e della TV via cavo da
impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione
media nel vivo del Paese.
E' inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre
a Panorama, Espresso,
Europeo sulla formula viva "Settimanale".
MEDIO
E LUNGO TERMINE
Nel
presupposto dell'attuazione di un programma a breve termine
come sopra definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un
programma a medio e lungo termine con l'avvertenza che mentre
per quanto riguarda i problemi istituzionali e'possibile fin
d'ora formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali,
salvo per quel che attiene pochissimi grandi temi, e'necessario
rinviare nel tempo l'elencazione di problemi e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinnamento Giudiziario
I - unita'del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione
- articoli 107 e 112 ove il P.M.
e' distinto dai giudici);
II - responsabilita' del Guardasigilli verso il Parlamento
sull'operato del P.M. (modifica
costituzionale);
III - istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra
pubblica accusa e difesa di fronte
ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio
con i relativi e connessi
pericoli ed eliminando le attuali due fasi di istruzione;
IV - riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che
deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
V - riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire
criteri di selezione per merito delle
promozioni dei magistrati, imporre limiti di eta' per le funzioni
di accusa, separare le
carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione
pretorile;
VI - esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106)
fra avvocati con 25 anni di
funzioni in possesso di particolari requisiti morali;
a2) Ordinamento del Governo
I - modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente
del Consiglio e' eletto dalla
Camera all'inizio di ogni legislatura e puo' essere rovesciato
soltanto attraverso le elezioni
del successore;
II - modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri
perdono la qualita'
di parlamentari;
III - revisione della legge sulla contabilita' dello Stato e
di quella sul bilancio dello Stato
(per modificarne la natura da competenza in cassa);
IV - revisione della legge sulla finanza locale per stabilire
- previo consolidamentodel debito attuale degli enti locali
da riassorbire in 50 anni - che Regioni e Comuni possono spendere
al di la' delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni
di obbligazioni di scopo (esenti da imposte e detraibili) e
cioe'relative ad opere pubbliche da finanziare, secondo il modello
USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola liberta'
di spesa basata sui debiti;
V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere
le provincie e ridefinire i
i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
a3) Ordinamento del Parlamento
I - nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale
e proporzionale secondo
il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e,
per il Senato, di
rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi
economici, sociali e culturali,
diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25
quello dei senatori a vita di
nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex
parlamentari - ex magistrati
- ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);
II - modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza
politica (nomina del Primo Ministro) ed alla Senato preponderanza
economica (esame del bilancio);
III - stabilire norme per effettuare in uno setesso giorno ogni
4 anni le elezioni nazionali,
regionali e comunali (modifica costituzionale);
IV - stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
I - Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilita' successiva
dei giudici a cariche elettive
in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette
attive (che trasformano la Corte in
organo legislativo di fatto);
II - Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato,
sancire l'ineleggibilita' ed
eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
III - Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero
e determinarne i confini
secondo criteri geoeconomici piu' che storici. Provvedimenti
economico sociali.
b1)
Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di
residenza alla dimostrazione
di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per
evitare che saltino le finanze dei grandi Comuni);
b2) Nuova legslazione urbanistica favorendo le citta' satelliti
e trasformando la scienza
urbanistica da edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della
dignita' del cittadino (sul
modello inglese) e stabilendo l'obbligo di pubblicare ogni anno
i bilanci nonche' le retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali
ed assistenziali in un unico ente di
sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo
allo scopo di ridurre i costi
attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo:
il divieto del pagamento di
pensioni prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilita';
il controllo rigido sulle pensioni di invalidita'; l'eliminazione
del fenomeno del cumulo di piu' pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione
regolando la vita dei sindacati
limitando il diritto di sciopero nel senso di:
I - introdurre l'obbligo di preavviso dopo aver espedito il
concordato;
II - escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane;
ospedali e cliniche; imposte;
pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto
svolgimento;
III - limitare il diritto di sciopero alle causali economiche
ed assicurare comunque la liberta' di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla
proprieta' azionaria delle
imprese e sulla gestione (modello tedesco);
b8) nuova legislazione sull'assetto del territorio (ecologia,
difesa del suolo, disciplina delle
acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica -
borse di studio ai non abbienti - scuole di Stato normale e
politecnica sul modello francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.
c) Stampa - Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette
a sanare bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed
abolire il monopolio RAI-TV.
P.S.
ho evidenziato in corsivo gli "ordinamenti" oggi "approvati",
di già, o in via di approvazione.
E
adesso vediamo chi è che è "asceso"
al Governo e che è "già in sintonia con lo
spirito del club"? Quello, insomma, che deve solo eseguire
il Piano. Quello che ha anche i suoi "esecutori".
Licio
Gelli presenta....Silvio!
Chi?
Lui? Il Finto Ammaccato?
No, davvero, povero Tartaglia e chi ci casca, il cervello in
mano loro, pure i giornalisti a seguire le indicazioni del Regista
Futura Vittima Finta. Pure i giornalisti a seguire gli ordini,
e questo è grave. O niente male, sono solo alcuni finti
giornalisti che si sono insediati in questa Colonia, che presto
insorge.
Dopo
tante buffonerie alla fine ci stava riuscendo, a completare
il Piano. Ma no, Gelli, no. Il tuo burattino fa tanto rumore
per nulla. Il nulla vincerà sulla farsa, e torneranno
i veri partigiani... |