Simm comm a l'ali e na palomma, sule stann astritte riuscimmo a vulà
CULTURA


COMPOSTA DI FICHI

Sorprendente esperienza

COLTURA
 

Raccolta

Mercoledì, 7 Luglio, 2010. I fichi rossi sono usciti per primi, dall'oggi al domani si son gonfiati di maturità, come gli altri. La composta ha generato un succo rosso scuro, cui ho abbinato due dita di brandy. I fichi van colti nel pieno del vigoroso lor succo. Maturi. I primi fichi rossi maturi li han mangiati gli uccelli; li ho raccolti e depositati in un angolo riservato a mangiatotia per gli animali. Gli altri ho fatto in tempo a prenderli, e l'albero promette ancora maturità.

I fichi verdi li ho colti adesso. La composta è un succo di colore verde chiaro, giallino, cui ho aggiunto una leggera nevicata di cannella.

I fichi neri ci fanno attendere tutti. Saranno i più gustosi.

Ricetta sperimentale

Si sbucciano i frutti stando attenti a non prendere anche la parte gialla, dura, tra la buccia e il frutto, che in genere è più spessa in frutti più acerbi. Pare queste parti insapori in qualche luogo le chiamino, l'anima, ma dal succo va tolta, altrimenti è un sassolino che non si mescola nel suo infuso. Per ogni kilo di fichi se ne versa la metà in zucchero, così si dice, ma io considero lo zucchero che già è abbondante in questo succoso, maturo frutto. Ne metto una nevicata più consistente di un'apparizione e meno pesante della neve depositata. Lo zucchero, unito al succo di un limone spremuto, un buon limone, deposita i suoi liquidi nell'impasto, come fa una macedonia, ma qui al contrario del frigo va cotto e bollito per circa un'ora (dipende dalla consistenza liquida che il pentolone contiene; non sarà mai succo nel pentolone. Il succo andrà tirato a goccie dal filtro, quindi non oltrecuocere - bruciare). Sembra una macedonia cotta. Va tenuta a riposo, per 5, 6 o anche 12 ore. E il liquido si va scollando dal solido.
Dopodiché, ci si prepara a filtrare, ma prima, scegliere il gusto: solo fichi 100%, fichi e brandy, fichi e cacao, fichi e cannella; io ho provato questi. Dopo l'aggiunta o non aggiunta ho ri-cotto e lasciato raffreddare. Poi, viene la distillazione manuale: con un cucchiaino si schiaccia sul passino per far scendere goccia a goccia finché nello scolino restano solo i semi, e qualche filamento che non si vuole sfilacciare, una pastina, da far tornare alla terra. Di questo scarto ne avevo fatti vasetti para-marmellata, ma poi ci ho ripensato; ho rifiltrato. Il succo filtrato due volte è più pastoso; così ho fatto. Tutto buono, squisito. Adesso, o meglio prima di adesso, vanno preparati contenitori in vetro con la chiusura ermetica di un tappo, messi aperti a bollire in pentolone, con tutta l'acqua dentro che non lasci entrare aria. Pronto il succo i preparati e puliti contenitori si riempiono fino all'orlo del loro succo, si chiudono e si capovolgono, si fa clic sul tappo per esser sicuri che lo spazio dentro sia ben protetto e i contenitori son pronti per essere messi al BUIO e al fresco asciutto. Per 12 o 24 ore. Così facendo, si conservano, in piedi, per un anno, anche due, o tre...

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Crediti e Contatti
© 2010 Francesca Picone