Addio al Senato.
Il Boyscout di Gelli ce l'ha fatta.
Il boy scout, il figlioccio di Licio Gelli ce l'ha fatta, senza consenso e in pieno stile P2 tira in porta e mette in rete la riforma che svuota il parlamento dei suoi poteri, che annulla di fatto il Senato, lasciandogli solo un potere propositivo e occupando per questo rappresentanze elette dalle Regioni che dovrebbero pensare a legiferare all'interno del proprio territorio, invece sono chiamate a rappresentare gli interessi del proprio territorio in uno Stato-Governo che non concede loro nessun vero potere. Il Senato non è elettivo, come designato dalla lista di Gelli tempo e tempo fa, è semplicemente una rappresentanza, di secondo grado. Resta l'immunità per i senatori. Chi ha corrotto, è legato in qualche modo alla corruzione ed è stato scoperto, può trovare rifugio in Senato. Corruzione, nuovo ordine, dittature di vecchio e nuovo genere, sono salve.
Dalla lista di cose da fare, firmata Licio Gelli:
V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i
  i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
  a3) Ordinamento del Parlamento
  I - nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale                   e proporzionale secondo
  il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e,                   per il Senato, di
  rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi                   economici, sociali e culturali,
  diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25                   quello dei senatori a vita di
  nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex                   parlamentari - ex magistrati
  - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);






