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L'alloro non è una siepe. Olio essenziale di alloro: Studi scientifici e composizione chimica

Molti giardini lo trattano come una pianta, ma non è una pianta, tantomeno è una siepe; semmai una siepe di alberi che si stagliano in alto e in largo numerosi e forti, uniti insieme salgono dalle ombre e si tingono le foglie di un verde corposo, scuro e acceso al contempo.

Il suo olio essenziale viene utilizzato in aromaterapia per combattere lo stress. La risposta dell’alloro allo stress è il coraggio. La sua corona non incolla il sedere su un trono ma investe di una missione, quella di andare ed affrontare la vita, con la concentrazione delle forze. Mi fa venire in mente una carta fra i trionfi dei tarocchi, quella del carro, trionfo per eccellenza, il numero sette, la convergenza delle forze per un obiettivo, il motore del senso della direzione, un’ambizione evoluta nel coraggio di partire verso la propria strada, dritti verso la meta più alta. Laurus nobilis, appunto.

L’olio essenziale, con le le cellule mesofillari che lo contengono, è nascosto nel lembo delle foglie. Ma anche nelle bacche.
Molti studi hanno testato con molto interesse e successo la sua attività antiossidante, antibatterica, antivirale, antitumorale e neuroprotettiva.

Tra i suoi componenti chimici troviamo in primis il cineolo (1,8 cineolo). Un monoterpene, ma non come gli altri; si tratta di una molecola molto forte, un ossido aromatico chiamato anche eugenolo (quindi con la stessa mano santa e balsamica dell’eucalipto, del pino, lo stesso odore canforato, gli stessi poteri espettoranti, fluidificanti dei catarri bronchiali), e tra gli ossidi il più famoso. Per la sua grande forza, va usato con parsimonia. Non è comunque da solo; la compagnia è alla sua altezza per preziosità, ma ha lati molto più gentili: geraniolo, il profumo di fiore che calma il cuore e mitiga la furente forza del cineolo che per la sua azione decisa va dosato e usato con parsimonia. E così il linalolo, che troviamo anche nella lavanda. Entrambi con poteri lenitivi. Il pinene e il limonene, anche loro con buoni poteri antinfiammatori, espettoranti e disinfettanti, oltre che lenitivi e calmanti.

Sì insomma, l’alloro non è una siepe, nemmeno una pianta, ma può essere definito una larga e grossa e alta siepe di alberi.

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